Montecalvo – Pane e leggende pacchiane

Vieni con noi a Montecalvo Irpino per gustare il suo famoso pane e per godere di splendidi paesaggi che fanno da cornice a tradizioni secolari, percorsi di fede e caratteristici vicoli: un cammino per riscoprire la bellezza nascosta nelle piccole cose.

Regalati una piacevole giornata a Montecalvo Irpino, borgo collinare che sembra uscito da un libro di fiabe.

Vieni con noi a scoprire l’elegante Castello Pignatelli che, edificato nel 1096, racchiude oggi diversi palazzi storici e tanti aneddoti da raccontare. In posizione di predominio, potrai godere di una veduta sconfinata e ritrovare nel vento le antiche memorie, fra le pietre che hanno resistito al tempo e ai terremoti.

Qui scoprirai la straordinaria figura di San Pompilio Maria Pirrotti, originario di Montecalvo e Santo della Chiesa Cattolica dal 1934. Ripercorri con noi il suo percorso di fede attraverso il santuario e il museo a lui dedicato.

Rilassati e gusta con noi, a metà giornata, uno squisito pranzo completo a base di saporiti prodotti tipici locali, in uno storico agriturismo in cui si fondono gusto e tradizione. Principe della tavola, insieme ai vini locali, sarà l’ottimo pane di Montecalvo con la sua crosta spessa e la mollica alta, tramandato da un’antica ricetta e ricavato dal pregiato grano Saragolla.

Lasciati guidare fra le stradine del borgo in cui si alternano palazzi storici a scorci deliziosi: scoprirai il Trappeto, un insieme di “case-grotta” scavate nella roccia e sorte già dal Neolitico, e il Vicolo degli innamorati, un luogo pregno di amori velati e di sguardi sfuggenti, quando la passione era ancora un sogno scandito dai battiti di un cuore innamorato: quei sassi, ancora oggi, sono testimoni discreti di tantissimi amori.

Scopri con noi la particolare tradizione tutta femminile rappresentata dalla Pacchiana: tipico abito montecalvese che esalta la femminilità ed è indossato, ancora oggi, soprattutto durante il Carnevale. Un reperto antropologico che rimanda all'originaria etimologia del termine, ovvero voglia di divertimento, di allegria, un miscuglio di odori e sapori, di canti e tarantelle che ti riportano alla pacchia.

Vieni con noi nel borgo del pane buono, dei vicoli narranti e del paesaggio senza fine.